Intervista a Roberto Aiello, il nuovo Responsabile del Comitato Settore Edilizia di Assovernici

Quali sono i fattori più significativi che hanno caratterizzato il mercato della prima parte di quest’anno?

Sicuramente la coda degli interventi legati al Superbonus ha influenzato in modo determinante la domanda di vernici per esterni, ora in calo. Allo stesso tempo il mercato immobiliare ha subito una forte decelerazione, dovuta all’aumento dei tassi sui mutui e alla conseguente riduzione delle erogazioni bancarie.

Anche la stagnazione della produzione industriale e il rallentamento dei consumi hanno inciso sull’andamento del primo semestre di quest’anno. Significativo è, inoltre, il “rimbalzo tecnico” legato a un fenomeno che ha contraddistinto i mesi precedenti: nel 2022 e 2023 la manodopera qualificata è stata impegnata principalmente nei lavori legati alla realizzazione di cappotti termici. 

La difficoltà nel reperirla, unita ai prezzi elevati richiesti per le prestazioni, hanno reso quasi impossibile per molti privati procedere con lavori di tinteggiatura completi, sia interni che esterni. Questo ha portato a un aumento delle semplici riverniciature, e di conseguenza all’aumento dei volumi delle pitture lisce per esterni.

Quali sono stati, ma soprattutto quali potrebbero essere, nel breve periodo, i principali driver di scenario e i relativi, possibili impatti?

I principali driver di scenario per il breve periodo e le loro possibili ripercussioni sono molteplici. Tra i fattori negativi rientrano di certo l’inflazione elevata e la stagnazione economica, che potrebbero ridurre i consumi e frenare la crescita del settore. Allo stesso tempo le tensioni geopolitiche internazionali, unite alle preoccupazioni, in Europa, riguardo ai dazi su sul biossido di titanio proveniente dalla Cina, potrebbero creare un clima di incertezza e influenzare negativamente il mercato, così come il suo aumento di prezzo. Fra le possibili spinte positive ritroviamo invece la tendenza, da parte dei consumatori, a investire nella propria abitazione: una inclinazione già emersa durante la pandemia, che potrebbe continuare a sostenere la domanda di prodotti per l’arredamento e la decorazione. Da considerare sono inoltre le opportunità per il settore aperte dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; e, nel centro Italia, gli incentivi per la ricostruzione delle aree colpite dai terremoti, che potrebbero stimolare la domanda di materiali e servizi per l’edilizia.

A livello internazionale, quali sono i fattori che a oggi hanno avuto maggiore peso e che, verosimilmente, continueranno ad averlo?

Hanno avuto e continuano ad avere un peso sul settore i conflitti in corso sia in Europa, sia alle porte del nostro continente; questi incidono negativamente sui costi delle materie prime, sugli investimenti e sui consumi, creando difficoltà logistiche. Non trascurabile è, inoltre, l’incertezza politica generata dai risultati delle elezioni europee e da quelle, imminenti, negli USA.

Quali sono le categorie di prodotto che stanno registrando le performance più brillanti? 

Le categorie di prodotto che stanno registrando le performance più brillanti sono quelle legate al mondo degli interni, in particolare gli smalti: la loro versatilità fa infatti sì che, in alcuni casi, possano essere utilizzati anche come alternativa ad altri prodotti, come quelli specifici per il legno.

Quali sono le ragioni che determinano il buon andamento di determinate soluzioni (per esempio le pitture traspiranti e lavabili o gli smalti)?

Le pitture traspiranti e quelle lavabili stanno registrando un buon andamento grazie alla loro durata; e, di conseguenza, alla capacità di ridurre la necessità di manutenzione.

Quali ulteriori evoluzioni, in questo senso, possiamo aspettarci da qui al termine dell’anno? Possiamo aspettarci qualche cambiamento di rilievo?

Ci aspettiamo una chiusura d’anno stabile, che verosimilmente potrebbe rispecchiare l’andamento della prima parte, senza sostanziali cambiamenti. Potrebbero registrare una crescita i prodotti antimuffa per far fronte alle possibili criticità relative a lavori di efficientamento termico legati al Superbonus, in particolare riguardo a una corretta circolazione dell’aria: nei casi in cui non fosse stata prestata sufficiente attenzione a questo aspetto, potrebbero aumentare i problemi legati alla comparsa di muffe, che richiedono soluzioni specifiche per garantire un ambiente interno sano.

Quali sono le tendenze da monitorare e quali i temi più significativi che interessano il settore?

I temi “caldi” che interessano il nostro settore sono diversi: a partire dalla sostenibilità e il Green Deal, che richiede investimenti corposi in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni innovative in grado di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti e processi aziendali. Raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050 è una sfida complessa per il settore: soluzioni miracolose non ne esistono, per cui serviranno tempo, impegno e risorse.

Per quel che riguarda invece la riqualificazione degli edifici, sarà importante trovare nuove forme di incentivazione per incoraggiare gli investimenti in questo settore, anche in assenza di bonus fiscali. Il calo dei prezzi della manodopera potrebbe rappresentare un’opportunità per il settore, rendendo più accessibili i lavori di ristrutturazione e manutenzione. Tuttavia, sarà importante garantire la qualità e la professionalità dei servizi offerti.